Storia

A pochi chilometri da Mantova, immersa nella verde campagna lombarda, sorge la Corte Castiglioni, un complesso rurale quattrocentesco, la cui destinazione è storicamente legata alla funzione agricola. Dal 1415, anno in cui i Gonzaga concedettero alla famiglia Castiglioni le terre di Casatico,
la Corte appartiene alla stessa famiglia, che la abita nei secoli per il periodo della villeggiatura.  Baldassarre Castiglione (1478 -1529) fu il più illustre abitante della Corte e il più noto rappresentante della famiglia. Letterato e diplomatico tra i più raffinati e colti dell'Italia rinascimentale, Baldassarre,
grazie ai contatti con i maggiori protagonisti della vicenda artistica di quegli anni, diede un apporto significativo all’assetto architettonico della corte. Profonda fu l'amicizia che legò Baldassarre a Raffaello, che lo ritrasse in un dipinto ora conservato al Louvre, e a Giulio Romano, allievo prediletto
di Raffaello, che per Baldassarre realizzò la cappella funebre nel Santuario delle Grazie, alle porte di Mantova.

Al primogenito di Baldassarre, Camillo, si deve la radicale e significativa trasformazione della corte, in particolare del corpo padronale, secondo un'idea proprio di Giulio Romano, amico del padre e all'epoca architetto dei Gonzaga. È di questi anni la costruzione della torre stellare all’estremità del corpo padronale. Al riassetto architettonico seguirono interventi sulle pitture e le decorazioni interne, per l’esecuzione delle quali furono chiamati a Casatico
alcuni tra i maggiori artisti mantovani del secondo 500. Del 700 sono gli ultimi interventi, e da allora l'aspetto della casa padronale e della corte rurale rimane pressoché invariato.

La Corte è ancora proprietà della famiglia Castiglioni.